Si è svolto il 1° modulo del corso di formazione per insegnanti di religione organizzato dal centro di spiritualità S. Dorotea in collaborazione con l’Ufficio scuola della diocesi di Treviso

“Già il titolo del corso di formazione per gli insegnanti di religione cattolica “O capitano, mio capitano” da subito ha catturato la mia attenzione, memore del film l’Attimo fuggente, tanto che mi sono detta appena ho visto la locandina voglio partecipare. E così è stato. La mia scelta si è rivelata giusta; non ha deluso le mie aspettative”.

È una delle molteplici testimonianze e risonanze dopo la partecipazione al 1° modulo tenutosi il 28 settembre del corso di formazione per Insegnanti di religione cattolica organizzato dal centro di spiritualità S. Dorotea di Asolo in collaborazione con l’Ufficio Scuola della Diocesi di Treviso con il rilascio di crediti formativi. Al corso, sia in presenza e sia on line, partecipano anche catechisti, educatori, formatori.

“Ho trovato nella comunità del centro di spiritualità S. Dorotea – prosegue la testimonianza – un clima cordiale, accogliente e caloroso; mi sono sentita a casa, a mio agio. Partecipando al primo modulo “Credo a modo mio: narrare la fede a famiglie in ricerca” ho colto e percepito che l’obiettivo del corso è di mettere al centro e valorizzare prima di tutto il tuo essere persona che vive una propria esperienza di fede, un proprio rapporto con Dio, e poi il tuo essere insegnante che ti apre un vasto orizzonte di relazioni con i bambini e ragazzi, le loro famiglie, il contesto in cui vivono.

La dinamica interattiva proposta da suor Giancarla Barbon è stata coinvolgente ed efficace ed ha offerto degli input di riflessione su se stessi, sul fare contatto con la realtà e sullo sperimentarsi nelle provocazioni date. Ci sono stati offerti tanti buoni motivi per aver voglia di ritornare al centro di spiritualità e partecipare agli altri incontri.

Altre risonanze:
“Ho scoperto la bellezza della narrazione della vita e della Parola (che è Gesù) ho scoperto un nuovo modo di approcciarsi ai ragazzi e agli adulti

– Sono stata molto contenta di esserci; dentro di me ho scoperto più sicurezza e più disinvoltura. Ad Asolo mi sono sentita coinvolta e accolta. Ho vissuto un’esperienza che mi ha dato la ricarica.

– Ho riscoperto che nel raccontare, la mia storia si intreccia con la storia di Cristo. Credo fermamente che si io mi coinvolgo e condivido attraverso il racconto il mio vissuto posso stimolare il vissuto di chi mi ascolta…

– La narrazione tocca la propria esperienza di vita. L’interiorizzazione mi ha davvero colpito; infatti ti fa stare dentro quanto ti viene esposto. Muove la vita interiore e ti spinge a riflettere.

Ringraziamo molto suor Monica, suor Giancarla e tutte le altre sorelle”.

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